Tiglio nostrale
Il tiglio nostrale, una pianta molto mellifera.

Ordine: Malvales
Famiglia: Malvaceae
Genere: Tilia
Specie: T. platyphyllos
MORFOLOGIA
Portamento e dimensioni:
albero deciduo alto anche 40 m, molto longevo. Negli esemplari giovani il portamento è piramidale, mentre negli adulti la chioma tende a diventare ovale e densa.
Corteccia:
di colore grigio scuro e divisa in placche strette e lunghe. È spesso ricoperta di licheni, che la fanno sembrare macchiata.
Foglie:
semplici, ovate o cuoriformi, con margine dentato o seghettato ed evidenti nervature su entrambe le facce. Sono di colore verde lucido.
Fiori:
riuniti in gruppi di 2 o 5 a formare un’infiorescenza a corimbo, portata da una lunga brattea giallastra. Sono di colore bianco-giallastro e sono molto profumati. Compaiono tra maggio e giugno.
Frutti e semi:
capsule a forma di pera, dure e lignificate. Maturano nel mese di ottobre.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
Pianta originaria dell’Europa e del Caucaso, è presente in Italia fino a 1.600 m di quota. Non forma boschi puri e si trova quindi sempre in associazione con faggio, ontano, olmo e frassino. Predilige terreni freschi e profondi.
UTILIZZO
Il tiglio nostrale è una pianta mellifera ed è quindi bottinata dalle api, che ne producono un miele monofloreale. Il legno è leggero e di facile lavorazione, per cui viene impiegato nella falegnameria fine. Viene usato anche per produrre carboncino da disegno.
CURIOSITÀ
La specie tende ad ibridare con il tiglio selvatico, dando origine a Tilia x europaea, chiamato anche tiglio comune e impiegato a scopo ornamentale in parchi, giardini e lungo i viali.

Portamento

Corteccia

Foglie

Fiori dischiusi

Fiori schiusi