PUNTO PARCO CASCINA CASTELLO
AmbienteAcqua gestisce il Punto Parco del Parco Agricolo Sud Milano presso Cascina Castello a Settala (Strada vicinale Cascina Castello, Premenugo).
La cascina si presenta come un complesso a corte chiusa edificato su quattro lati.
I principali edifici da cui è composto sono la chiesa dell’Immacolata, le case coloniche, la stalla grande, due sili circolari posti a sud all’esterno della cascina e alcuni fienili e portici.
Prevalgono i materiali edilizi tradizionali, murature perimetrali in mattoni, solai prevalentemente in legno e coperture a falde inclinate di tegole su struttura portante lignea.
La cascina è organizzata intorno ad una grande corte con aia e tre accessi carrabili sterrati, di cui quello a est permette l’ingresso dal viale delle Industrie mediante la strada vicinale per Cascina Castello.

L’edificio che connota il complesso nel paesaggio è il cosiddetto Castello, un edificio a blocco di tre piani, considerato la parte più antica del complesso. Il fronte verso la corte è dotato di un portico di quattro campate ad archi a sesto acuto di mattoni, sorretti da colonne di granito bianco sormontate da capitelli stemmati.
Alla sommità dell’edificio è una corona di merli ghibellini realizzati probabilmente nell’Ottocento.
I fronti sono rivestiti di intonaco liscio.
L’edificio è sede di uno dei Punti Parco del Parco Agricolo Sud Milano e ospita al piano terra il Centro Etnografico e Storico-Agricolo delle Arti e Tradizioni contadine che accoglie gli attrezzi legati alla civiltà contadina raccolti da alcuni volontari residenti nel Comune di Rodano.
Gli altri edifici che compongono attualmente il complesso sono:
- la chiesa dell’Immacolata: un edificio a navata unica terminato da abside. La facciata è piana, semplice con due lesene ai lati che arrivano sino all’imposta delle falde del tetto, a capanna. Al centro il portone, contornato da una cornice non modanata di granito, sormontato da una finestra centrale rettangolare. Ad una prima osservazione, la parte sommitale della facciata sembrerebbe essere stata modificata in tempi non recenti. Si notano, infatti, sopra i capitelli le imposte di un arco; sarebbero necessari in questo senso approfondimenti documentari e analisi stratigrafiche.
- le abitazioni coloniche: si trovano in un lungo edificio a schiera costituito da dieci moduli abitativi organizzati su due piani, con ingresso autonomo. Solai e scale interne sono in legno, il pavimento del piano terra in elementi di cotto (per il modulo che è stato possibile visitare). La facciata è scandita da una fascia marcapiano tra piano terra e primo piano e dai pilastri di mattoni della struttura. Tra le abitazioni coloniche e la chiesa dell’Immacolata vi è un altro edificio residenziale per dimensioni e allineamento simile a quello appena descritto, tranne che per alcune differenze formali e dimensionali dei vani finestra e per la collocazione della scala, il cui accesso è dall’esterno. Attualmente è disabitato. Di fronte a questi edifici, nella corte, ci sono la vecchia pesa e la legnaia.
- la stalla: si attesta lungo tutto il lato sud del cortile. E’ un edificio imponente con fienile, in muratura di mattoni, solaio in putrelle e voltine di mattoni, tetto a due falde con orditura lignea a capriate. Svolge ancora nella quasi totalità la sua funzione originaria.
- I fienili e i portici: a doppia altezza con struttura a pilastri in muratura di mattoni e tetto a due falde su struttura lignea a capriate.
Cascina Castello è un’azienda agricola attiva per la gran parte nella coltura cerealicola.
I primi documenti che la citano sono del ‘400. Tutte le costruzioni sono in laterizio e conservano bene la struttura originale.
Ancora attiva come azienda agricola.
Nelle sue vicinanze le Sorgenti della Muzzetta ed altri fontanili.
Raggiungibile facilmente a piedi o in bicicletta dalla Strada del Duca.
Punto di passaggio per molte delle manifestazioni podistiche organizzate sul territorio.
Oltre ad essere un ottimo esempio di cascina lombarda ancora attiva, è sede di eventi organizzati dal Punto Parco.
Il proprietario ha inoltre progetti per renderla sempre più fruibile ai cittadini, dando grande attenzione al suo valore storico e architettonico.
Conti F./ Hybsch V./ Vincenti A., I castelli della Lombardia. Province di Milano e Pavia, Novara 1990, 96
Ricci M.C., Le fortificazioni del Basso Milanese, Milano 2004, 131
Signorelli G., Note cronologiche sulla cascina Castello in Premenugo di Settala, 2000
Cascine e itinerari, Settala

Centro Etnografico di Cascina Castello
Il Centro Etnografico di Cascina Castello è stato aperto ufficialmente nel 2007.
E’ situato nel comune di Settala al confine con Rodano e nelle vicinanze della Riserva Naturale Sorgenti della Muzzetta, riserva biologica che ospita numerose specie vegetali e animali protette.
La scelta di Cascina Castello come sede del Centro Etnografico è legata sia al notevole pregio storico-architettonico del complesso, sia al suo essere un esempio di azienda agricola ancora attiva dal punto di vista produttivo.
Il centro è distribuito su un’area di circa 300 mq, nella caratteristica ambientazione rurale. Il materiale esposto nel torrione e nella chiesetta è stato raccolto e suddiviso per temi: gli spazi della vita quotidiana, i lavori agricoli e i mestieri.
E’ nato con lo scopo di illustrare il mondo della civiltà contadina nella bassa lombarda fino a metà del 900, quando ha inizio il lento declino delle cascine, e di ripercorrere la storia che nella zona ha preceduto l’insediamento di attività industriali.
Il centro ospita una raccolta di attrezzi e oggetti legati alla tradizione agricola del territorio tra le più interessanti della Lombardia, tutti recuperati nelle cascine della zona e nelle vecchie cantine.
Sono stati fedelmente ricostruiti ambienti come la camera da letto e la cucina.
Tra le raccolte più interessanti ci sono quelle dei giochi dei bambini, della biancheria e dei ricordi di scuola. Sono poi raggruppati alcuni strumenti e attrezzi in base al loro impiego: dagli arnesi per la lavorazione dei raccolti ai finimenti per cavalli e buoi. Tra gli attrezzi presenti anche un ventilabro in legno costruito solo con incastri ed una preziosa livella ad acqua per la corretta inclinazione dei prati a marcita.
Nella chiesetta, oltre allo spazio dell’altare riservato a immagini e arredi sacri, vi sono angoli dedicati ai mestieri indispensabili per la vita della cascina: il fabbro, il maniscalco, il calzolaio, il falegname, il cardatore, attività talvolta svolte da ambulanti che si fermavano giusto il tempo necessario al loro compito.
La Sacrestia adiacente all’altare è stata adibita a sede del Punto Parco del Parco Agricolo Sud Milano.





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