Il progetto ARBORETO nasce con l’obiettivo di stimolare il contatto uomo-natura, insegnando ai cittadini a riconoscere e rispettare le diverse piante che abitano il parco e che aiutano noi stessi e l’ambiente urbano che ci circonda. Il tutto utilizzando le nuove tecnologie!
Durante la tua camminata nel verde dei parchi di Villa Scheibler, Monte Stella e Parco Testori potrai incontrare piante di qualsiasi tipo e aspetto: i tre parchi ospitano infatti insieme più di 100 specie diverse, un numero elevato per un contesto caotico e urbanizzato come quello di Milano.
Per scoprire tutto su ciascuna di queste specie vai alla ricerca delle piante segnate sui pannelli d’ingresso; troverai una piccola targhetta, installata nel massimo rispetto della pianta, che ti indicherà nome comune, nome scientifico e origine della specie di albero di fronte a te. E se vorrai scoprire qualcosa in più, ti basterà inquadrare il QR code con la fotocamera del tuo cellulare attraverso l’applicazione adatta o attraverso internet. Ti indirizzerà ad una scheda botanica con tutte le caratteristiche e le proprietà della pianta in questione, che potrai osservare e confrontare direttamente dal vivo con i tuoi occhi!
Conosci qualche curiosità o particolarità di utilizzo su una determinata specie?
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Partecipa anche tu attivamente al progetto!

Achenio. Frutto secco indeiscente, che a maturità rimane integro costituendo un’ulteriore protezione al seme. Gli acheni possono essere muniti di espansioni, dette ali, che ne facilitano il trasporto per mezzo del vento. Tipici acheni alati sono le samare e le disamare.
Amento. Infiorescenza unisessuale a forma di spiga, di solito pendula, dallo stelo flessibile e dai fiori sessili e privi di petali.
Angiosperme. Piante con ovuli e semi racchiusi dentro un ovario e di conseguenza con fiori e veri frutti.
Areale. Area di distribuzione di una specie.
Arillo. Parte esterna al seme che cresce insieme a questo, carnosa e vivacemente colorata. L’arillo ne facilita la disseminazione da parte degli animali.
Bacca. Frutto carnoso con pericarpo succoso, in cui i semi rimangono avvolti da tegumenti lignificati, come nel caso dell’acino d’uva. Si differenzia dalla drupa, dove il pericarpo si indurisce.
Bosco puro. Bosco formato quasi esclusivamente da un’unica specie.
Brachiblasto. Ramo molto corto, a lento accrescimento, che non è mai ramificato e che porta foglie molto ravvicinate, generalmente riunite in un ciuffo apicale. E’ tipico delle Gimnosperme ed è l’opposto del macroblasto.
Brattea. Foglia più o meno modificata alla cui ascella di solito si sviluppa un fiore o un’infiorescenza. Ha per lo più funzione protettiva nei confronti dei fiori stessi.
Capolino. Infiorescenza formata da tanti piccoli fiori tutti uguali, sessili o con un peduncolo breve, inseriti su un ingrossamento del peduncolo detto ricettacolo.
Capsula. Frutto secco deiscente, composto da più di un carpello, che a maturità disperde i semi attraverso aperture del pericarpo.
Carpello. Foglia modificata che contiene gli ovuli che diventeranno semi.
Chioma. Parte superiore di un albero o di una pianta legnosa che porta la porzione principale dei rami e delle foglie e che sovrasta il fusto.
Conifere. Gruppo più importante delle Gimnosperme, comprendente pini, abeti, larici, ginepri, cipressi e sequoie. Sono caratterizzate da semi portati da coni o strobili e foglie per lo più ad ago o a scaglia.
Corimbo. Infiorescenza ombrelliforme che pur avendo peduncoli fiorali di diverse lunghezze ha i fiori posti tutti sullo stesso livello.
Corteccia. Termine non tecnico che comprende i tessuti esterni che hanno funzione di rivestimento protettivo di radici, fusto e rami. E’ vivente nei soggetti giovani, ma si trasforma in legno o in sughero dopo qualche anno.
Cultivar. Termine che identifica varietà culturali prodotte sperimentalmente tramite incroci e selezioni.
Disamara. Frutto secco indeiscente, formato da due samare affiancate simmetricamente a comporre una specie di elica che favorisce la disseminazione tramite vento. E’ il frutto tipico degli aceri.
Dormienza. Periodo di temporanea sospensione dell’accrescimento e dello sviluppo di un organismo o di una parte di esso. Detto anche periodo di quiescenza.
Drupa. Frutto carnoso in cui il pericarpo si indurisce costituendo una valida protezione attorno al seme, come nel nocciolo delle pesche. Si differenzia dalla bacca, dove il pericarpo rimane succoso.
Fiore. Organo delle Angiosperme che contiene l’apparato riproduttore della pianta. Generalmente le piante hanno fiori ermafroditi, in cui sono presenti contemporaneamente organi maschili e organi femminili, ma in alcuni casi i sessi sono separati: le piante dioiche portano fiori maschili e femminili su piante diverse mentre le piante monoiche portano i fiori di ambo i sessi sulla stessa pianta.
Foglia. Organo generalmente espanso e sottile, di solito verde, che provvede al metabolismo, al bilancio idrico e agli scambi gassosi delle piante superiori. Può essere semplice o composta da piccole foglioline.
Foglia imparipennata. Foglia formata da un asse principale che porta sui due lati un numero variabile di foglioline disposte regolarmente e terminante con una sola fogliolina in punta.
Follicolo. Frutto secco deiscente, più o meno allungato, che si apre a maturità mediante una fenditura longitudinale.
Frutto. Struttura che si forma dopo l’impollinazione dell’ovulo attraverso la modificazione dell’ovario, con funzione di protezione e dispersione dei semi in esso contenuti. Si divide in tre parti: epicarpo, mesocarpo ed endocarpo. Viene detto anche pericarpo.
Frutto carnoso. Frutto con pericarpo che a maturazione diventa succoso.
Frutto secco. Frutto con pericarpo che a maturazione si indurisce. I frutti secchi deiscenti giunti a maturità si aprono liberando i semi in esso contenuti. I frutti secchi indeiscenti, al contrario, rimangono integri, costituendo un ulteriore protezione ai semi, che vengono diffusi ancora avvolti dal pericarpo.
Germinazione. Fase del ciclo vitale della pianta attraverso la quale l’embrione contenuto nel seme inizia ad uscire dalla fase di dormienza.
Ghianda. Frutto secco indeiscente formato da un pericarpo (achenio) avvolto da un involucro detto cupola. È il frutto tipico della quercia.
Gimnosperme. Piante prevalentemente arboree a seme nudo, non contenuto in un ovario. Al contrario delle angiosperme, i loro semi non sono racchiusi nel carpello, ma esposti fra le scaglie di strutture chiamate coni o pigne.
Ibrido. Organismo che deriva dall’incrocio di due individui provenienti da due diversi generi o specie.
Infiorescenza. Gruppo di fiori fra di loro ravvicinati, in numero variabile, secondo regole ben definite.
Infruttescenza. Insieme dei frutti derivati dallo sviluppo di tutti i fiori di un’infiorescenza, formando una struttura che somiglia a un unico frutto, originata dall’ovario di ciascun fiore. Un esempio è l’ananas.
Innesto. Pratica agronomica per la moltiplicazione delle piante realizzata con la fusione di due individui differenti, detti rispettivamente portinnesto e marza.
Latifoglia. Pianta dalle foglie larghe. Si contrappone ad aghifoglie.
Legume. Frutto secco tipico dell’ordine delle Fabales, generalmente deiscente, che a maturità si apre in due valve lungo le linee di sutura, con i semi attaccati alla sutura ventrale. Detto anche baccello.
Linfa. Liquido che scorre all’interno delle piante. Si divide in linfa grezza, che raccoglie acqua e sali minerali dalle radici e li trasporta alle foglie, e linfa elaborata, che trasporta sostanze organiche elaborate dalle foglie a tutti i tessuti della pianta.
Macroblasto. Ramo con foglie distanziate e internodi normali o allungati. Contrapposto a brachiblasto.
Macrosporofillo. Foglia modificata che porta gli ovuli che diventeranno a maturità semi.
Microsporofillo. Foglia modificata che porta le sacche polliniche, in cui viene prodotto il polline che feconderà gli ovuli femminili formando il seme.
Ovario. Parte del fiore contenente gli ovuli, che in seguito alla fecondazione si trasforma in frutto.
Pannocchia. Infiorescenza composta in cui lungo l’asse principale si inseriscono assi laterali ramificati più brevi di quello da cui deriva.
Petalo. Foglia modificata tipica dell’apparato riproduttore delle Angiosperme. L’insieme dei petali prende il nome di corolla.
Pianta decidua. Pianta che stagionalmente perde tutte le foglie.
Pianta ermafrodita. Pianta che produce fiori sia femminili che maschili.
Pianta infestante. Pianta che, non rivestendo alcuna funzione utile, va a danneggiare le piante esistenti entrando in competizione con esse o parassitandole.
Porta-innesto. Pianta sulla quale è indotta a svilupparsi la gemma o il rametto di un’altra specie, usata soprattutto nelle piante da frutto.
Pseudofrutto. Detto anche falso frutto, deriva dalla trasformazione non solo dell’ovario ma anche di altri organi del fiore, come i petali. Sono falsi frutti la pera e la mela, in cui il frutto vero e proprio è costituito dal solo torsolo.
Racemo. Tipo di infiorescenza con asse principale allungato e non ramificato, su cui si inseriscono ad intervalli regolari fiori sostenuti da pedicelli della stessa lunghezza.
Resina. Sostanza odorosa e appiccicosa prodotta da alcune piante come abeti e pini.
Samara. Frutto secco, compresso e appiattito, indeiscente, munito di una espansione alare lunga, che permette una migliore dispersione attraverso il vento.
Sempreverde. Pianta con foglie persistenti tutto l’anno, anche d’inverno, che si mantengono talora anche per qualche anno di seguito.
Sepalo. Foglia modificata tipica dell’apparato riproduttore delle Angiosperme, di solito di colore verde. L’insieme dei sepali prende il nome di calice.
Sessile. Privo di sostegno.
Specie alloctona. Detta anche aliena, specie vivente che, a causa dell’azione intenzionale o accidentale dell’uomo, si trova ad abitare e colonizzare un territorio diverso dal suo luogo di origine, riproducendosi autonomamente nel nuovo areale. Opposto di specie autoctona.
Specie autoctona. Specie che si è originata ed evoluta nel territorio in cui si trova. Opposto di specie alloctona.
Specie endemica. Specie esclusiva di un dato territorio.
Specie invasiva. Specie alloctona che si stabilisce in un determinato territorio diventando un agente di cambiamento e una minaccia per la diversità biologica autoctona.
Spiga. Tipo di infiorescenza con asse principale allungato su cui si inseriscono fiori sessili.
Stoma. Apertura microscopica formata da due cellule dette di guardia, posta sulla superficie fogliare. Regola gli scambi gassosi della pianta con l’esterno.
Strobilo. Detto anche pigna o cono, struttura tipica delle Gimnosperme formata da foglie fertili sulle quali alloggiano le sacche polliniche (strobili maschili) o gli ovuli (strobili femminili). Dopo la fecondazione gli strobili femminili producono i semi e generalmente diventano legnosi.
Tannino. Sostanza complessa costituita prevalentemente da zuccheri, presente soprattutto nelle parti vecchie di molte piante tra cui corteccia di quercia e legno di castagno.
Terreno compatto. Terreno composto da oltre il 18% di argilla.
Terreno sciolto. Terreno che contiene più del 50% di sabbia ed è caratterizzato da una ridotta presenza di argilla.
Traspirazione. Perdita di vapore acqueo da parte delle foglie, attraverso gli stomi.