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Ibisco cinese

L’ibisco cinese: l’arbusto dai fiori effimeri.

Ordine: Malvales

Famiglia: Malvaceae

Genere: Hibiscus

Specie: Hibiscus syriacus

MORFOLOGIA

Portamento e dimensioni:

arbusto deciduo coltivato anche in forma di piccolo albero, raggiungendo i 3 m di altezza. Ha portamento molto ramificato.

 

Corteccia:

di colore marrone-verde, presenta piccole striature verticali di colore bianco.

Foglie:

semplici e dalla forma ovale. Sono di colore verde scuro e presentano margine dentato o trilobato.

Fiori:

di grandi dimensioni, con tonalità di colore che varia dal bianco al porpora. Compaiono da luglio a ottobre e durano solo un giorno circa, venendo subito e continuamente sostituiti. Attraggono molto le api sia per il polline che per il nettare.

Frutti e semi:

capsule che si aprono in inverno rilasciando semi ricoperti da una lunga striscia di peli bianchi sul dorso. Questi semi sono lisci, leggermente appiattiti e di colore bruno scuro.

DISTRIBUZIONE E HABITAT

Pianta originaria dell’Estremo Oriente, importata in Europa nel sedicesimo secolo. In Italia è presente in quasi tutte le regioni fino al piano collinare e non oltre i 600 metri di altitudine.

È molto rustica e resiste bene al freddo, tollerando fino a -20 °C. Non ama però l’ombra e per una ricca fioritura necessità di esposizione in pieno sole. 

UTILIZZO

L’ibisco cinese viene impiegato come pianta ornamentale in parchi, giardini e terrazzi o per la realizzazione di siepi fiorite. Ne sono state sviluppate diverse cultivar che si differenziano per la tonalità di colore dei fiori o per la fioritura singola o doppia. Tra queste le più interessanti sono il Red Heart (con fiori bianchi), l’Hamabo (con fiori di colore rosa chiaro e una macchia porpora al centro di ogni petalo) e il Woodbridge (con fiori rosa scuro).

La pianta, soprattutto nella sua varietà rossa, è molto usata nel continente asiatico anche in ambito culinario: è ingrediente tipico di alcuni tè.

CURIOSITÀ

È il fiore nazionale della Corea del Sud, dove viene coltivato da anni sia a scopo ornamentale che per produrre tisane.

Il nome del genere, Hibiscus, deriva dal nome greco della malva, una specie della stessa famiglia.

Il nome della specie, syriacus, è dovuto ad un errore del botanico e naturalista Carl Nilsson Linnaeus (Linneo in italiano), che riteneva l’ibisco cinese originario della Siria e non, come invece è stato dimostrato, della Cina.

ibisco cinese

Portamento

ibisco cinese

Corteccia

ibisco cinese

Foglie

Boccioli

Fiori

Frutti

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