Ginko
Il ginko, unico nel suo genere.
Ordine: Ginkgoales
Famiglia: Ginkgoaceae
Genere: Ginkgo
Specie: Ginkgo biloba
MORFOLOGIA
Portamento e dimensioni:
albero deciduo alto 40 metri, molto longevo: può raggiungere infatti i 1.000 anni di età. Ha chioma a forma conica negli esemplari maschili, mentre in quelli femminili tende ad essere più espansa.
Corteccia:
di colore grigio chiaro o brunastro.
Foglie:
hanno margine intero e sono divise a metà in due lobi da una profonda incisione che ne dà la tipica forma a ventaglio. Di colore verde chiaro, assumono il tipico colore giallo-dorato in autunno.
Fiori:
essendo una Gimnosperma, come le conifere, non produce fiori veri e propri, ma microsporofilli maschili e macrosporofilli femminili portati su piante diverse. I microsporofilli sono posti su lunghi amenti penduli, mentre gli sporofilli femminili sono disposti su peduncoli privi di protezione.
Frutti e semi:
frutti a drupa, di forma sferica. Hanno un odore sgradevole e vengono prodotti solo dalle piante femminili.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
Pianta originaria della Cina, introdotta in Europa intorno al 1730. Esige spazio e predilige terreni sabbiosi, fertili e profondi. E’ una delle piante più resistenti allo smog ed è praticamente immune da malattie.
UTILIZZO
Il ginko è una pianta impiegata soprattutto a scopo ornamentale. Le foglie però contengono sostanze con proprietà medicinali antiossidanti e neuroprotettive; per questo la medicina tradizionale cinese le utilizza sin dall’antichità. Secondo recenti studi e ricerche, possono servire anche per ostacolare il decadimento cerebrale.
ATTENZIONE: prima di assumere qualsiasi prodotto di origine vegetale (farmaco o non farmaco) per fini terapeutici o simil-terapeutici, è sempre opportuno rivolgersi preventivamente al proprio medico.
CURIOSITÀ
Le specie appartenenti alla famiglia delle Ginkgoaceae erano largamente diffuse in tutto l’emisfero boreale fin dall’era mesozoica, circa 270 milioni di anni fa. Si sono in seguito estinte e ridotte ad un solo genere con un’unica specie, Ginkgo biloba appunto, che viene quindi considerata un fossile vivente.
La foglia di Ginkgo biloba è il simbolo della città di Tokio. È una pianta sacra per i buddisti per la sua longevità e viene spesso coltivata nei templi.
Il nome Ginkgo deriva dal cinese Gin-kyo, che significa “Albicocco d’argento”. La denominazione specifica biloba fa riferimento alla biforcazione del lembo della foglia.
Portamento
Corteccia
Foglie a forma di ventaglio
Frutti
Il ginko di Parco Testori
Servizi ecosistemici | Valore |
---|---|
Valore economico € |
1146,51 |
Sequestro Carbonio Kg/Anno |
7,60 |
Deflusso Idrico evitato m3/Anno |
0,30 |
Rimozione Inquinanti Gr/Anno |
208,00 |
Benefici economici €/Anno |
18,37 |
Fonte: geoportale.comune.milano.it/sit/patrimonio-del-verde
Il ginko del Parco di Villa Scheibler
Servizi ecosistemici | Valore |
---|---|
Valore economico € |
1529,86 |
Sequestro Carbonio Kg/Anno |
10,10 |
Deflusso Idrico evitato m3/Anno |
0,50 |
Rimozione Inquinanti Gr/Anno |
277,70 |
Benefici economici €/Anno |
24,51 |
Fonte: geoportale.comune.milano.it/sit/patrimonio-del-verde