Frassino meridionale
Il frassino meridionale, dei boschi freschi.

Ordine: Lamiales
Famiglia: Oleaceae
Genere: Fraxinus
Specie: F. angustifolia
MORFOLOGIA
Portamento e dimensioni:
albero deciduo alto in media 20 m. Ha crescita rapida e chioma espansa e densa.
Corteccia:
di colore grigio chiaro, profondamente e finemente fessurata.
Foglie:
composte da un numero di 10-13 foglioline lanceolate, con margine irregolare.
Fiori:
riuniti in infiorescenze a pannocchia. La fioritura è molto precoce: avviene prima della comparsa delle foglie, tra novembre e gennaio.
Frutti e semi:
samare lineari con un’ala che ne facilita il trasporto per mezzo del vento. Ogni samara porta un unico seme.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
Pianta originaria dell’Europa sud-orientale, fino all’Anatolia. È diffusa dal livello del mare fino a 1.000 m di altitudine, in boschi umidi e versanti freschi. In Italia costituisce un elemento tipico della macchia mediterranea. Predilige i terreni profondi e umidi, ma si può trovare anche su terreni asciutti. Tollera bene sia il freddo che la siccità.
UTILIZZO
Dal frassino meridionale, come dall’orniello, si ricava in Sicilia la manna, un prodotto che si ottiene dalla solidificazione della linfa che fuoriesce in estate dalla corteccia. Rispetto all’orniello produce una quantità più abbondante di manna, ma di qualità inferiore e meno dolce.
Il legno viene usato per costruire botti e pali, anche se risulta meno pregiato rispetto a quello del frassino maggiore.
CURIOSITÀ
La specie viene chiamata anche frassino ossifilo.
La manna ricavata, essendo un prodotto tipico siciliano, è riconosciuta come Presidio Slow Food e rientra nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT), stilato dal Ministero delle politiche agricole e forestali.

Portamento

Corteccia

Foglie

Samare