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Cipresso mediterraneo

Il cipresso comune o cipresso mediterraneo.

Ordine: Pinales

Famiglia: Cupressaceae

Genere: Cupressus

Specie: Cupressus sempervirens

MORFOLOGIA

Portamento e dimensioni:

albero sempreverde alto fino a 50 metri. Ha tronco diritto e chioma di forma molto variabile, ma di solito piramidale. È molto longevo, raggiunge anche i 2.000 anni di età.

Corteccia:

di colore grigio-bruna, fibrosa e con fessure in senso longitudinale.

Foglie:

piccole squame triangolari, di colore verde-grigiastro e con ghiandole resinifere sul dorso. Ricoprono completamente i rametti.

Fiori:

essendo una conifera non presenta fiori veri e propri, ma microsporofilli maschili e macrosporofilli femminili portati su strobili sulla medesima pianta. I microsporofilli sono molto piccoli e giallognoli, mentre i macrosporofilli sono più grandi e vengono portati su corti rametti con un breve peduncolo.

Frutti e semi:

strobili, detti anche galbuli, di forma subsferica. Maturano dopo due anni e prendono un colore grigio-giallastro, con squame legnose che contengono ciascuna da 5 a 20 semi.

DISTRIBUZIONE E HABITAT

Pianta originaria dell’Europa orientale, che vegeta fino a 800 metri di altitudine. In Italia è stato introdotto in epoca antica e si trova ormai spontaneo in molte regioni.

Il cipresso mediterraneo resiste alla siccità e non tollera i periodi di freddo troppo prolungati. Non ha preferenze di substrato.

UTILIZZO

Il legno, molto duro, compatto e intaccabile dai tarli, viene usato per costruire mobili e infissi. Dalla distillazione delle foglie e dei rami si ottiene l’oleum cupressi, un olio dal profumo rinfrescante molto usato nell’industria farmaceutica e in profumeria. Il cipresso mediterraneo viene coltivato anche a scopo ornamentale e forestale per consolidare pendii e terreni ripidi e sassosi, in quanto si adatta tranquillamente a suoli poco profondi.

CURIOSITÀ

La pianta è molto presente nella letteratura italiana, nelle opere di diversi autori tra cui Pascoli e Carducci. È stato considerato, fin dall’antichità, albero funebre: in Grecia, a Roma e in Oriente è stato l’albero funerario per eccellenza sia per il suo legno incorruttibile e aromatico, con il quale venivano cremati i cadaveri, sia per la sua eccezionale longevità.

La denominazione sempervirens richiama il caratteristico colore verde scuro intenso della chioma.

cipresso mediterraneo

Portamento

cipresso mediterraneo

Corteccia

cipresso mediterraneo

Foglie squamiformi

Galbuli

Il cipresso mediterraneo del Parco Monte Stella

Servizi ecosistemici
Valore
Valore economico €
1156,07
Sequestro Carbonio Kg/Anno
4,00
Deflusso Idrico evitato m3/Anno
0,10
Rimozione Inquinanti Gr/Anno
80,70
Benefici economici €/Anno
7,29

Fonte: geoportale.comune.milano.it/sit/patrimonio-del-verde

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