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Il cerro: una pianta molto presente sulle cartine geografiche.

Ordine: Fagales

Famiglia: Fagaceae

Genere: Quercus

Specie: Q. cerris

MORFOLOGIA

Portamento e dimensioni: albero deciduo che può raggiungere i 35 m di altezza. È meno longevo rispetto alle altre querce: arriva a massimo 200 anni circa. Ha chioma globosa e abbastanza densa.

Corteccia: grigio scura e dura. Negli esemplari adulti presenta numerose fessure.

Foglie: semplici, alterne, a profilo oblungo-obovato e profondamente lobate.

Fiori: maschili riuniti in amenti cilindrici e penduli, femminili riuniti in spighe di 1-5 fiori.

Frutti e semi: ghiande di forma bislunga con breve peduncolo, protette da una cupola di squame.

 

DISTRIBUZIONE E HABITAT

Pianta originaria dell’Europa sud-orientale, che va dalla pianura ai 1.200 m di quota. Predilige i suoli di origine vulcanica e profondi. Resiste bene all’inquinamento.

 

UTILIZZO

Il legno viene usato per traversine ferroviarie, doghe per botti, raggi per ruote e paleria in genere. Viene impiegato anche come combustibile e per rimboschimenti nell’area mediterranea.

 

CURIOSITÀ

In Italia è frequente negli Appennini ed assente invece sulle Alpi, ad eccezione della Valle Trompia, nel bresciano. Qui si conserva un bosco di cerro, una vera rarità: il clima freddo dell’arco alpino infatti ne dovrebbe impedire la presenza, ma il clima mite e favorevole di questa area ne consente invece la sopravvivenza. Per la particolarità, la zona è detta “Località Cerreto”.

Sono inoltre molto numerosi i paesi e le frazioni che hanno nel proprio nome “Cerro” o “Cerreto”, a sostegno della grande diffusione di questa specie nel nostro Paese.

Portamento

Corteccia

Foglie

Ghiande acerbe