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Carpino bianco

Il carpino bianco: l’albero tipico della Pianura Padana.

carpino bianco

Ordine: Fagales

Famiglia: Betulaceae

Genere: Carpinus

Specie: Carpinus betulus

MORFOLOGIA

Portamento e dimensioni:

albero deciduo poco longevo, che raggiunge spesso i 20-25 metri di altezza. Ha fusto eretto e scanalato, con una chioma tendenzialmente densa e ovale.

Corteccia:

sottile e di colore grigio scuro. Presenta, soprattutto negli esemplari adulti, tipiche scanalature verticali.

Foglie:

alterne e di forma oblungo-ovale, presentano un margine doppiamente seghettato. Hanno inoltre delle nervature ben marcate. Durante l’inverno rimangono a lungo, morte, sull’albero.

Fiori:

fiori maschili riuniti in amenti penduli posti sui rametti laterali. I fiori femminili sono invece riuniti in amenti più corti, portati sui rami principali. Una lunga e appuntita foglia chiamata brattea li protegge. Compaiono in primavera, in particolare tra febbraio e aprile.

Frutti e semi:

frutti secchi, detti acheni, di colore bruno raggiunta la maturità. I semi si disperdono grazie all’azione del vento durante l’inverno grazie ad una brattea ampia e trilobata.

DISTRIBUZIONE E HABITAT

Pianta originaria dell’Europa. Predilige i terreni asciutti, profondi e fertili, ma è poco resistente ai periodi di siccità. Non forma boschi puri ma si ritrova sempre insieme ad altre specie decidue dominanti, come ad esempio la quercia farnia e il faggio.

Tendenzialmente assente in Sicilia e Sardegna, è molto presente lungo tutta la penisola italiana, soprattutto nelle regioni più a nord.

UTILIZZO

Il legno, duro e pesante, è di difficile lavorazione; non si presta quindi come legno da opera, ma diventa un ottimo combustibile. Il carpino viene impiegato anche a scopo ornamentale in parchi e giardini e per formare siepi e alberature stradali.

CURIOSITÀ

In passato, insieme alla farnia, costituiva le vaste foreste originarie che coprivano la Pianura Padana. Pare che il nome della specie derivi proprio dalla lingua delle popolazioni celtiche che qui vi abitavano.

La leggenda di re Astolfo

Una leggenda legata all’albero di carpino bianco narra che Astolfo, re dei Longobardi, era solito andare a caccia con il suo falcone tra le foreste e le paludi della pianura. Un giorno, durante una battuta di caccia, il re lanciò il suo falco, ma poco dopo l’animale scomparve nel fitto bosco senza ritornare. Lo si cercò in ogni luogo, in lungo e in largo, ma senza successo.

Il re decise allora di fare un voto: se avesse ritrovato il suo fedele falco avrebbe fondato una città, come forma di ringraziamento. Dopo numerose ricerche lo trovò appollaiato proprio sul ramo di un carpino bianco. Fu così che Astolfo decise di fondare una città che avrebbe poi in futuro chiamato Carpi, proprio in onore dell’albero su cui fu ritrovato il suo amato falcone.

carpino bianco

Portamento

carpino bianco

Corteccia

carpino bianco

Foliazione

carpino bianco

Infiorescenza

carpino bianco

Foglie

Il carpino bianco di Parco Testori

Servizi ecosistemici
Valore
Valore economico €
620,40
Sequestro Carbonio Kg/Anno
3,50
Deflusso Idrico evitato m3/Anno
0,30
Rimozione Inquinanti Gr/Anno
156,10
Benefici economici €/Anno
13,42

Fonte: geoportale.comune.milano.it/sit/patrimonio-del-verde

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