Betulla bianca
La betulla: la pianta dalla corteccia bianca.
Ordine: Fagales
Famiglia: Betulaceae
Genere: Betula
Specie: Betula pendula
MORFOLOGIA
Portamento e dimensioni:
albero deciduo che può raggiungere i 30 metri di altezza, poco longevo. Ha chioma espansa, soprattutto in senso verticale.
Corteccia:
sottile, liscia e di colore bianco. È caratterizzata da grosse fenditure nere orizzontali.
Foglie:
semplici, alterne e con forma triangolare o romboidale. Hanno margine doppiamente dentato.
Fiori:
fiori maschili riuniti in amenti giallastri penduli, con brattee brune. I fiori femminili sono invece disposti in amenti più corti, di colore verde chiaro. Compaiono in primavera insieme alle foglie, tra marzo e aprile.
Frutti e semi:
acheni ovoidi muniti di due piccole alette e racchiusi in coni pendenti. Raggiunta la maturità si disgregano, liberando semi che vengono poi diffusi attraverso l’azione del vento.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
Pianta originaria dell’Europa, presente tra i 400 e i 2.000 metri di quota. La betulla bianca è una specie pioniera e consolidatrice, tipica delle radure e dei terreni denudati. Non ha quindi particolari esigenze, anche se predilige i terreni sabbiosi. Forma boschi puri o misti con altre latifoglie e conifere.
UTILIZZO
Il legno è elastico ma poco durevole; è infatti impiegato solamente per realizzare piccoli oggetti di uso domestico, come ad esempio piatti, posate, vassoi e giocattoli. È un combustibile ad elevato potere calorico, dà un carbone di buona qualità e si utilizza anche per affumicare il pesce.
Nei Paesi nordici il legno si impiega anche per produrre carta e compensati, oltre che per costruire mobili. Dall’intreccio della corteccia si possono creare cestini, calzature e simili, mentre dalle sue ceneri si ottengono vernici e inchiostri tipografici. Distillandone lo strato bianco si ottiene inoltre un olio usato per preparare il cuoio di Russia, a cui conferisce quel suo tipico profumo.
La pianta viene coltivata anche a scopo ornamentale in parchi e giardini.
CURIOSITÀ
Il termine “Betula” è di origine gallica, mentre il nome specifico “pendula” deriva dal portamento della sua chioma e dei rami terminali, che tendono a ricadere. La specie veniva in passato chiamata con il nome scientifico di Betula verrucosa o Betula alba.
Portamento in inverno
Portamento in primavera
Corteccia
Foliazione
Foglie
Infiorescenza maschile in primo piano e infiorescenza femminile più corta in secondo piano
Infruttescenza dell’anno precedente
La betulla di Parco Testori
Servizi ecosistemici | Valore |
---|---|
Valore economico € |
880,02 |
Sequestro Carbonio Kg/Anno |
8,60 |
Deflusso Idrico evitato m3/Anno |
0,30 |
Rimozione Inquinanti Gr/Anno |
172,00 |
Benefici economici €/Anno |
15,56 |
Fonte: geoportale.comune.milano.it/sit/patrimonio-del-verde
La betulla del Parco Monte Stella
Servizi ecosistemici | Valore |
---|---|
Valore economico € |
407,42 |
Sequestro Carbonio Kg/Anno |
4,10 |
Deflusso Idrico evitato m3/Anno |
0,10 |
Rimozione Inquinanti Gr/Anno |
53,60 |
Benefici economici €/Anno |
5,08 |
Fonte: geoportale.comune.milano.it/sit/patrimonio-del-verde