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Amolo nero

L’amolo nero, dalle foglie scure.

Ordine: Rosales  

Famiglia: Rosaceae  

Genere: Prunus  

Specie: P. cerasifera var. Nigra

MORFOLOGIA

Portamento e dimensioni:

albero deciduo o a portamento arbustivo che raggiunge al massimo i 10 metri di altezza. Ha fusto eretto e ramificato, con chioma globosa ed espansa. 

Corteccia:

di colore bruno scuro, molto rugosa. 

Foglie:

semplici, alterne, a forma ellittica e con margine seghettato. A differenza della specie tipo sono di colore porpora scuro.

Fiori:

isolati o a piccoli gruppi, con 5 petali di colore rosa-rosso. La fioritura avviene in primavera, appena prima della comparsa delle foglie.

Frutti e semi:

drupe sferiche, di colore giallo o rosso scuro. Sono dolci e succosi e maturano in estate, tra giugno e luglio. Ricchi di vitamina C, hanno proprietà digestiva, lassativa e dissetante.

DISTRIBUZIONE E HABITAT

Cultivar originaria degli Stati Uniti. Non ha particolari esigenze di terreno e tollera sia la siccità che l’inquinamento. La specie tipo è originaria dell’Europa centro-orientale ed è tipica dei boschi di latifoglie sino agli 800 metri di quota.

UTILIZZO

L’amolo nero è coltivato come pianta ornamentale per la colorazione del fogliame e l’abbondante fioritura. Si può trovare in parchi, giardini e come alberatura stradale, talvolta anche sotto forma di siepe. Non ha particolari esigenze di manutenzione.

CURIOSITÀ

In passato la cultivar veniva chiamata Prunus cerasifera pissardii. L’amolo è comunque chiamato anche mirabolano o rusticano, per la grande resistenza e l’ampia capacità di adattamento da pianta rustica com’è.

Nella cucina georgiana dai frutti dell’amolo si produce una salsa tipica, chiamata tkemali. Dal sapore aspro e pungente, viene utilizzata soprattutto per condire la carne fritta e alla griglia, il pollame e i piatti a base di patate.

Portamento

Corteccia

Foglie

Frutto acerbo