Albero del caffè del Kentucky

Ordine: Fabales
Famiglia: Fabaceae
Genere: Gymnocladus
Specie: G. dioicus
MORFOLOGIA
Portamento e dimensioni:
albero deciduo che può raggiungere i 25 m di altezza massimo. Ha crescita rapida e chioma poco folta.
Corteccia:
di colore marrone chiaro o grigio scuro, profondamente fessurata in squame prominenti.
Foglie:
alterne e composte da 10-14 unità più piccole. A inizio foliazione escono dal bocciolo di un rosa brillante, per poi diventare di colore verde lucente.
Fiori:
raggruppati in infiorescenze a corimbo e di colore bianco verdastro. La fioritura avviene in giugno.
Frutti e semi:
baccelli leggermente ricurvi, di colore marrone rossastro scuro. Ogni frutto contiene da sei a nove semi circondati da uno spesso strato di polpa scura e dolce.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
Pianta originaria del Nord America, tipica delle valli fluviali e delle pianure alluvionali. Si può trovare sia come piccoli gruppi puri che in boschi misti in associazione con altre specie. Predilige i suoli calcarei e resiste alla siccità.
UTILIZZO
L’albero del caffè del Kentucky viene impiegato a scopo ornamentale soprattutto negli ambienti urbani, in quanto tollera i terreni poveri. Il legno viene invece utilizzato in ebanisteria e falegnameria.
I frutti venivano mangiati, previa tostatura, dai nativi americani o macinati per produrre una bevanda simile al caffè; da qui ne deriva il nome comune. I baccelli non tostati o tostati solo parzialmente sono però tossici.
CURIOSITÀ
Il nome del genere deriva dal greco antico e significa “ramo nudo”, in quanto i rami principali non presentano grande ramificazione, formando una chioma non troppo folta.
Servizi ecosistemici | Valore |
---|---|
Valore economico € |
2390,46 |
Sequestro Carbonio Kg/Anno |
14,80 |
Deflusso Idrico evitato m3/Anno |
0,80 |
Rimozione Inquinanti Gr/Anno |
484,60 |
Benefici economici €/Anno |
42,32 |