L'importanza di ridurre al minimo gli sfalci nei prati urbani

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Sfalciare frequentemente i prati, come siamo abituati a vedere nei parchi all’inglese, ha un impatto significativo sulla biodiversità e sulla funzionalità degli ecosistemi urbani. Riducendo la frequenza degli sfalci, possiamo ottenere numerosi benefici:
- Promozione della biodiversità: Molte specie di piante selvatiche, tra cui fiori ed erbe, hanno bisogno di raggiungere una certa altezza per fiorire e produrre semi, fornendo così cibo e habitat per insetti impollinatori, uccelli e altri piccoli animali. Sfalci frequenti impediscono alle piante di completare il loro ciclo vitale, impoverendo la biodiversità.
- Miglioramento della qualità del suolo: Riducendo il numero di sfalci, si permette alle radici delle piante di penetrare più in profondità nel terreno, migliorandone la struttura e la capacità di trattenere l’acqua. Ciò contribuisce a ridurre il rischio di erosione e a migliorare la fertilità del suolo.
- Risparmio di risorse: Sfalciare meno significa consumare meno carburante, ridurre le emissioni di gas serra e diminuire la produzione di rifiuti verdi. Inoltre, si risparmia tempo e denaro destinati alla manutenzione dei prati.
- Aumento della resilienza: Prati più maturi e diversificati sono più resistenti a stress ambientali come la siccità e le malattie, richiedendo meno interventi di manutenzione.
- Effetto estetico: Prati fioriti e variegati offrono un aspetto più naturale e attraente, contribuendo a migliorare la qualità della vita urbana.
Strategie per ridurre gli sfalci
- Creazione di zone a bassa manutenzione: Identificare aree del parco dove è possibile ridurre la frequenza di taglio, creando zone con erbe alte e fiori spontanei.
- Sfalci differenziati: Adottare una gestione differenziata dei prati, con frequenze di taglio diverse a seconda della funzione dell’area e delle specie presenti.
- Miscele di semi miste: Utilizzare miscele di semi che includono specie perenni a fioritura prolungata, in grado di creare prati più resistenti e meno bisognosi di manutenzione.
- Sensibilizzazione dell’utenza: Informare i cittadini sui benefici dei prati naturali e sulla necessità di rispettare le nuove modalità di gestione.
Ridurre al minimo gli sfalci nei prati urbani è una scelta strategica per promuovere la biodiversità, migliorare la qualità del suolo e ridurre l’impatto ambientale della gestione del verde. È importante sottolineare che questa pratica non solo porta benefici all’ambiente, ma anche alla salute e al benessere delle persone.
Gestione sostenibile delle aree a prato
La gestione sostenibile delle aree a prato prevede interventi che riducano l’uso di risorse e promuovano la biodiversità. Vediamo alcuni elementi chiave per una gestione efficace e a basso impatto.
Frequenza degli sfalci
Una delle pratiche raccomandate per i prati urbani è limitare il numero di sfalci a 2-3 all’anno, favorendo così una crescita spontanea che possa sostenere la biodiversità e la resilienza dell’ecosistema. Solitamente, è consigliabile programmare:
- Sfalcio di primavera: indicativamente tra fine maggio e inizio giugno, quando la maggior parte delle piante erbacee ha fiorito e si sono formati i semi.
- Sfalcio di fine estate: generalmente ad agosto o settembre, prima della stagione fredda.
- Eventuale sfalcio autunnale (opzionale): può essere effettuato a ottobre, ma solo se il prato è molto rigoglioso o è necessario mantenere l’aspetto ordinato in specifiche aree pubbliche.
Altezza di taglio
L’altezza di taglio dovrebbe rimanere intorno ai 6-10 cm, permettendo una copertura vegetale che contrasti l’erosione del suolo e favorisca la ritenzione idrica.
Bibliografia di riferimento
EEA (European Environment Agency). 2018. State of nature in the EU.
Tscharntke T, Klein AM, Kruess A, Steffan-Dewenter I, Thies C. Landscape complexity and biodiversity in agricultural landscapes. Annu Rev Ecol Syst. 2005;36:299-323.
Benton TG. Ecology and evolution of agricultural systems. Oxford University Press; 2007.
