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Itinerario 14: Monluè

Il Progetto Giraparchi


Milano ospita diversi giardini, parchi e spazi verdi che risultano essere enormi polmoni per una metropoli sempre più caotica e inquinata, ognuno con la propria storia, vegetazione e fauna.
 Molte di queste aree verdi milanesi sono però poco conosciute e fruite, nascoste tra gli enormi palazzi della città o racchiuse da alte siepi e muri. 

 

Il progetto “GIRAPARCHI” nasce per scoprire le ricchezze di questi spazi, indispensabili per i cittadini e per la città stessa. Con questa iniziativa porteremo a conoscere gli aspetti storico-artistici e naturalistici non solo dei parchi più fruiti, come Parco Sempione e i Giardini pubblici Indro Montanelli, ma anche di quelli più nascosti e meno turistici, attraverso degli itinerari accessibili a tutte le fasce d’età.  

Gli obiettivi sono quindi diversi: valorizzare il territorio ed in particolare le indispensabili aree verdi che si inseriscono nel contesto urbano; promuoverne ed implementarne la fruizione e la conoscenza, sia dal punto di vista storico/architettonico che naturalistico; tutelare e preservare queste aree responsabilizzando la cittadinanza alla gestione e alla custodia del proprio territorio; avvicinare i cittadini alle bellezze della loro città coinvolgendo italiani di seconda generazione, famiglie straniere, giovani e cittadini meno coinvolti da iniziative culturali.  

Itinerario Monluè

Partenza: Via Monluè 85

Arrivo: Via Monluè 65

Durata: 20 minuti

Lunghezza: 1,5 km

Parco Monluè

Siamo a Monluè, un piccolo borgo rurale compreso nel Municipio 4 tra la Tangenziale Est e l’aeroporto di Linate, antica parrocchia divenuta poi un vero e proprio quartiere. Il percorso porta alla scoperta del borgo e del parco che lo circonda, il quale sorge su un sito un tempo chiamato “Mons luparium” (letteralmente Monte dei Lupi, poi chiamato Monlové e oggi Monlué) a causa della presenza di lupi che infestavano la zona nel Medioevo.

Monluè fu sede di un fiorente centro monastico cistercense, fondato nel 1267 dai Frati Umiliati di Santa Maria di Brera. Rappresenta un tipico esempio di grangia, ossia una comunità agraria benedettina fondata su un’organizzazione economica ed amministrativa propria, con un monastero circondato da poderi e rustici agricoli. L’intero impianto è ancora ben riconoscibile, sebbene frazionato, e rappresenta uno dei migliori esempi sopravvissuti di quel tipo di organizzazione. Per tali caratteristiche storico-artistiche, il complesso immobiliare è soggetto a vincolo, essendo stato dichiarato “Complesso edilizio con valore storico-testimoniale” dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici.

Dopo la soppressione dell’ordine monastico voluta da San Carlo Borromeo nel 1571, il complesso divenne una florida azienda agricola circondata da campi, in cui il prato irriguo si alternava alle coltivazioni. Agli inizi del 1900 divenne tenuta agricola del Pio Albergo Trivulzio e a partire dagli anni ‘60 venne progressivamente abbandonato dagli abitanti, complice la realizzazione della Tangenziale Est.

1. Cascina Monluè

L’itinerario parte da Cascina Monluè, tipica cascina a corte chiusa, circondata da edifici monastici e dedicati all’agricoltura, tra cui un mulino nel lato più a est. Nel 2013 è stata oggetto di un bando pubblico del Comune di Milano per la concessione del diritto di superficie all’interno di un ampio progetto di valorizzazione di immobili del patrimonio comunale in disuso; tale bando è stato aggiudicato a una rete di realtà già attive sul territorio, che si sono costituite nell’Impresa Sociale Cascina Monluè – La corte del bene comune srl. Il progetto di riqualificazione proposto ha la finalità di restaurare il complesso per restituirlo al territorio e alla cittadinanza quale luogo condiviso e aperto a tutti.

Cascina Monluè
Chiesa Monluè
2. La Chiesa di San Lorenzo in Monluè

Edificata nel 1267, la chiesa ha forme romano-gotiche. Presenta sulla fronte un portale a falso protiro, due monofore e un oculo murati. La navata, con soffitto a cassettoni cinquecentesco, cinta da arcate in cotto, termina in un’abside coperto da volta a crociera. A fianco dell’abside rettangolare si eleva l’imponente campanile scandito da cornici ad archetti con bifore e cuspide.

3. Parco Monluè

Realizzato negli anni ’70 dal Comune di Milano, il parco presenta una superficie di 106.600 metri quadri e costeggia il fiume Lambro con un argine sopraelevato. Si compone di un insieme di prati che circondano il borgo rurale, boschetti e lunghi filari di pioppi cipressini. Tra gli alberi suggestivi vi sono gli ippocastani, sofore giapponesi, spini di Giuda, gelsi, platani, tigli e salici piangenti.

Per quest’area è stato di recente approvato dalla Giunta Comunale un piano che, attraverso il rimboschimento e la creazione di piste ciclo-pedonali, collegherà Monluè alla zona Forlanini, dando al parco un assetto migliore.

Parco Monluè
Fiume Lambro
4. Il fiume Lambro

Con sorgente nel Triangolo Lariano, a 1.300 metri sul livello del mare, attraversa la città di Milano e sfocia nel Po, dopo un percorso di 130 chilometri. Il Lambro è stato uno dei fiumi italiani che ha maggiormente risentito dell’inquinamento e dell’industrializzazione avvenuta sulle sue rive, comodo sfogo per i reflui industriali della più svariata natura. Rappresenta il collegamento tra i parchi della cintura orientale di Milano ed è parte integrante della storia del mondo agricolo al quale la zona di Monluè è strettamente connessa.

5. Casa Monluè

Costruito a inizio ‘900 per essere adibito a scuola, l’edificio fu concesso in locazione dal Comune di Milano all’associazione “Centesimus Annus”, che lo trasformò in una casa di accoglienza per lavoratori stranieri. Ad oggi Casa Monluè è gestita da Farsi Prossimo Onlus, ospitando famiglie e donne singole richiedenti asilo, offrendo loro una risposta immediata ai bisogni primari, un orientamento ai servizi del territorio e un progressivo accompagnamento all’autonomia dell’individuo.

Casa Monluè
Cosa visitare nelle vicinanze?

Aeroporto di Linate e Aeronautica Militare

Appena passate le sponde del fiume Lambro si raggiunge il Quartier Generale della 1^ Regione Aerea dell’Aeronautica Militare. Poco oltre si trova invece l’aeroporto di Milano-Linate “Enrico Forlanini”. Inaugurato nel 1937, dispone di un unico terminal e accoglie il traffico nazionale e quello europeo di breve raggio.

Parco Forlanini

Uno dei più grandi parchi milanesi, fu inaugurato negli anni ’70 ed intitolato a Enrico Forlanini, pioniere nel settore aeronautico. Il parco presenta ancora segni della sua vocazione agricola, con la presenza di undici cascine ancora attive e l’alternarsi di zone agricole, boschi e ampi prati.

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