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Cedro dell’Himalaya

Il cedro dell’Himalaya, un albero dal portamento maestoso.

cedro dell'himalaya

Ordine: Pinales

Famiglia: Pinaceae

Genere: Cedrus

Specie: Cedrus deodara

MORFOLOGIA

Portamento e dimensioni:

albero sempreverde che può raggiungere i 50 metri di altezza, con chioma a forma piramidale. Raggiunta la maturità tende a piegarsi verso il basso, assumendo così un portamento pendulo.

Corteccia:

liscia e brunastra negli esemplari giovani, diventa più scura negli individui adulti. Con l’età tende poi a sfaldarsi in placche o a fessurarsi.

Foglie:

sono aghiformi, morbide e non pungono.  Sono spesso riunite in ciuffi di 20 o 30 unità e sono di colore verde scuro. Rimangono sulla pianta per diversi anni.

Fiori:

essendo una conifera non produce fiori veri e propri, ma microsporofilli maschili e macrosporofilli femminili. Sono raggruppati in strobili portati sulla stessa pianta, ma in posizione diverse.

Frutti e semi:

strobili, detti anche coni o pigne, bruno-rossastri che maturano in due anni. Hanno forma ovale e apice arrotondato.

DISTRIBUZIONE E HABITAT

Pianta originaria del versante occidentale della catena dell’Himalaya, dove si trova a quote comprese tra 1.500 e 3.300 metri. Fu introdotta in Europa agli inizi dell’800 come specie ornamentale. Necessita di elevata umidità  e teme solo i periodi di siccità prolungata. Può formare sia boschi puri che trovarsi in associazione con altre specie.

UTILIZZO

Il legno, piuttosto leggero, profumato e resistente agli attacchi di insetti, trova impiego nelle costruzioni edili, in falegnameria ed ebanisteria. Il cedro dell’Himalaya viene coltivato anche come pianta ornamentale, soprattutto in Europa, per il magnifico aspetto e portamento. Ne esistono a tale scopo diverse varietà, molto frequenti in parchi e giardini. In Italia è il cedro ornamentale più diffuso.

CURIOSITÀ

Il nome “deodara” deriva dal sanscrito devadar, che significa “albero degli dei”; tale nome deriva infatti dalla connessione dell’albero con l’Himalaya, considerata montagna sacra. Il primo esemplare introdotto in Italia nel 1828 si trova presso l’Orto Botanico di Padova.

cedro dell'himalaya

Aghi

cedro dell'himalaya

Portamento e chioma

cedro dell'himalaya

Corteccia

Il cedro dell'Himalaya di Parco Testori

Servizi ecosistemici
Valore
Valore economico €
5751,79
Sequestro Carbonio Kg/Anno
14,80
Deflusso Idrico evitato m3/Anno
0,90
Rimozione Inquinanti Gr/Anno
513,30
Benefici economici €/Anno
44,68

Fonte: geoportale.comune.milano.it/sit/patrimonio-del-verde

Il cedro dell'Himalaya di Villa Scheibler

Servizi ecosistemici
Valore
Valore economico €
3723,73
Sequestro Carbonio Kg/Anno
10,40
Deflusso Idrico evitato m3/Anno
0,70
Rimozione Inquinanti Gr/Anno
407,50
Benefici economici €/Anno
35,26

Fonte: geoportale.comune.milano.it/sit/patrimonio-del-verde

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