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Sofora del Giappone

La sofora del Giappone: un albero ornamentale dalla bellissima fioritura.

sofora del giappone

Ordine: Fabales

Famiglia: Fabaceae

Genere: Styphnolobium

Specie: Styphnolobium japonicum

MORFOLOGIA

Portamento e dimensioni:

albero deciduo alto 15-20 metri con chioma tondeggiante ed espansa. Può raggiungere i 200 anni di vita e negli esemplari più vecchi il tronco tende a contorcersi e a presentare nodosità.

Corteccia:

di colore bruno-grigiastro e rugosa.

Foglie:

composte da 9-14 foglioline di forma ovato-lanceolate e con apice appuntito. Di colore verde, assumono in autunno un tipico colore oro.

Fiori:

 riuniti in ampie pannocchie terminali erette, profumati e di colore bianco. La fioritura, molto appariscente, avviene in estate.

Frutti e semi:

a legume, detti lomenti, di colore bruno e contenenti dai 3 ai 7 semi ciascuno. I semi, che diventano maturi a dicembre, sono intervallati da strozzature tipiche della pianta.

DISTRIBUZIONE E HABITAT

Pianta originaria dell’Estremo Oriente introdotta in Europa nel diciottesimo secolo. Adatta a qualsiasi tipo di terreno in posizione soleggiata. La sofora del Giappone riesce a sopportare anche temperature rigide sotto i -20°C.

In Italia è presente in molte regioni fino ai 500 metri sopra il livello del mare.

UTILIZZO

Usata a scopo ornamentale in Europa, dove è presente in diverse varietà che differiscono per il portamento, la fioritura e  la morfologia delle foglie. In Cina i fiori ed i frutti vengono usati per ridurre la febbre, bloccare le emorragie, sedare il nervosismo, le vertigini e diminuire la pressione sanguigna. Fiorendo in estate, quando non ci sono molte piante su cui bottinare, è molto importante per le api, che ne raccolgono abbondante nettare. Dai frutti si produce inoltre un colorante giallo per i tessuti.

ATTENZIONE: prima di assumere qualsiasi prodotto di origine vegetale (farmaco o non farmaco) per fini terapeutici o simil-terapeutici, è sempre opportuno rivolgersi preventivamente al proprio medico.

CURIOSITÀ

I fiori contengono un principio attivo chiamato rutina, da cui si ricava la troxerutina (detta anche vitamina P4); quest’ultima viene usata nella terapia della fragilità capillare.

Il nome del genere Styphnolobium deriva dall’unione delle parole greche “stryphnòs” (= astringente) e “lobos” (= guscio, siliqua), per il sapore allappante del legume a maturità.

sofora del giappone

Portamento

sofora del giappone

Corteccia

sofora del giappone

Foglie

sofora

Frutti a legume

La sofora del Giappone di Parco Testori

Servizi ecosistemici
Valore
Valore economico €
381,35
Sequestro Carbonio Kg/Anno
2,20
Deflusso Idrico evitato m3/Anno
0,10
Rimozione Inquinanti Gr/Anno
51,20
Benefici economici €/Anno
4,57

Fonte: geoportale.comune.milano.it/sit/patrimonio-del-verde

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