INSIEME; PER LA NATURA, PER LE PERSONE

Itinerario 6: Parco delle Basiliche e Giardino Attilio Rossi

Il Progetto Giraparchi


Milano ospita diversi giardini, parchi e spazi verdi che risultano essere enormi polmoni per una metropoli sempre più caotica e inquinata, ognuno con la propria storia, vegetazione e fauna.
 Molte di queste aree verdi milanesi sono però poco conosciute e fruite, nascoste tra gli enormi palazzi della città o racchiuse da alte siepi e muri. 

 

Il progetto “GIRAPARCHI” nasce per scoprire le ricchezze di questi spazi, indispensabili per i cittadini e per la città stessa. Con questa iniziativa porteremo a conoscere gli aspetti storico-artistici e naturalistici non solo dei parchi più fruiti, come Parco Sempione e i Giardini pubblici Indro Montanelli, ma anche di quelli più nascosti e meno turistici, attraverso degli itinerari accessibili a tutte le fasce d’età.  

Gli obiettivi sono quindi diversi: valorizzare il territorio ed in particolare le indispensabili aree verdi che si inseriscono nel contesto urbano; promuoverne ed implementarne la fruizione e la conoscenza, sia dal punto di vista storico/architettonico che naturalistico; tutelare e preservare queste aree responsabilizzando la cittadinanza alla gestione e alla custodia del proprio territorio; avvicinare i cittadini alle bellezze della loro città coinvolgendo italiani di seconda generazione, famiglie straniere, giovani e cittadini meno coinvolti da iniziative culturali. 

Provate tutti i nostri itinerari, da soli o in compagnia, facendo particolare attenzione alla natura che vi circonda! 

 

Dal PARCO DELLE BASILICHE al GIARDINO ATTILIO ROSSI

Partenza: Corso di Porta Ticinese 35

Arrivo: via Conca del Naviglio

Durata: 20 minuti

Lunghezza: 1,5 km

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Chi a Milano non conosce le famose Colonne di San Lorenzo? In pochi però sanno che queste provenivano in realtà da edifici romani del II secolo, spostate poi per completare l’ingresso alla Basilica di San Lorenzo. Passando per il Parco Giovanni Paolo II si arriva alla Basilica di Sant’Eustorgio, altro gioiello di storia e architettura milanese e si prosegue con questo itinerario fino al Giardino Attilio Rossi, che ospita la Conca di Viarenna. 

 

1. La Basilica di San Lorenzo

Una delle chiese più antiche di Milano, costruita agli inizi del quinto secolo (390 – 410 d.C.) e soggetta poi a varie modifiche nel corso degli anni. Con la sua pianta centrale quadrata, è ritenuta essere il primo edificio a simmetria centrale dell’Occidente Cristiano ed è una delle basiliche paleocristiane di Milano. Inizialmente chiamata basilica palatina per la vicinanza al Palazzo imperiale romano di Milano e sorta sull’area di un antico tempio romano, ha subito diversi danni a causa di incendi che la distrussero quasi completamente tra il 1070 e il 1124. La chiesa è stata poi ricostruita in forma romanica nel 1573 per volere del cardinale Carlo Borromeo, mantenendo l’impianto interno originale ma realizzando una nuova cupola a spicchi (ancora oggi la più grande di Milano). Al suo interno sono presenti diverse cappelle laterali, tra cui la più importante è la cappella di Sant’Aquilino, costruita nel quarto secolo come mausoleo imperiale. 

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2. Le Colonne di San Lorenzo

Davanti alla basilica troviamo le famose colonne di San Lorenzo, che ne completavano ai tempi l’ingresso. Alte circa 7 metri ed erette in marmo Musso, provenivano da edifici romani del secondo secolo, trasportate poi a completamento della chiesa. Nell’arco degli anni tra la basilica e le colonne sono sorte delle abitazioni che hanno isolato queste ultime dal loro contesto architettonico, esponendole a continue minacce di demolizione. Ad esempio nel 1548 corsero il rischio di essere abbattute per allargare la strada in occasione dell’ingresso di Filippo II re di Spagna. 

3. Parco Papa Giovanni Paolo II

Chiamato in passato Parco delle Basiliche in quanto collega la basilica di San Lorenzo (a nord) alla basilica di Sant’Eustorgio (a sud). La zona, ai tempi detta quartiere della Vetra, era un tempo solcata dalle acque di un fosso che provenivano dal Seveso, maleodoranti per via delle molte botteghe di conciatori lì vicino presenti. Era inoltre una delle zone della città tradizionalmente sede di roghi, impiccagioni e pubblici supplizi. 

Nel 1925 i terreni paludosi vennero bonificati. Nel 1953 con una variante del Piano regolatore edilizio è nata l’idea di destinare l’area a verde pubblico, dando incarico di progettazione ai due architetti Bagatti Valsecchi e Grandi. In prospettiva del Giubileo del 2000 il parco è stato poi recintato per volontà dell’Amministrazione ed è stato intitolato a papa Giovanni Paolo II. 

Vicino a San Lorenzo è presente una statua dedicata a San Lazzaro, esempio di arte tardo-barocca in memoria del luogo dove si tenevano le pubbliche impiccagioni. Al suo posto aveva infatti in passato sede il patibolo cittadino, che fu rimosso solo nel 1840. 

Tra gli alberi il più rappresentativo e dominante è l’olmo, dalla grande chioma espansa e trasparente, di cui sono presenti esemplari di pregio. Sono presenti anche aceri, carpino bianco, gelsi, faggio, farnia, pino nero, pioppo cipressino, platano e sofora. 

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4. La Basilica di Sant’Eustorgio

Basilica cattolica edificata dal vescovo Eustorgio in epoca romana tardoimperiale (315 – 331 circa) sopra un’area cimiteriale, ricostruita poi in stile romanico nel 1190 dopo la distruzione operata dal Barbarossa. È stata affidata ai Domenicani che ne fecero un monastero, soppresso poi alla fine del Settecento. Impiegata a scopi militari, è stata restaurata nel 1952 e riportata all’aspetto duecentesco. Nella basilica è collocato un antico sarcofago romano che conteneva, secondo la tradizione, le reliquie dei Magi che Eustorgio trasportò da Costantinopoli. Dal 2001 presso i chiostri è aperto il Museo diocesano. 

All’interno della basilica è presente la Cappella Portinari, uno degli esempi più completi e conservati di Rinascimento lombardo. Commissionata da Pigello Portinari (ricco fiorentino direttore della filiale milanese del Banco Mediceo) come sepoltura privata e reliquiario per la testa di San Pietro Martire. Non si conosce il nome dell’architetto che la progettò, ma la struttura si ispira alla Sagrestia Vecchia di San Lorenzo a Firenze realizzata dal Brunelleschi.

La parte decorativa e pittorica si deve invece a Vincenzo Foppa, mentre al centro della cappella è collocata l’arca di San Pietro Martire, capolavoro in marmo che contiene le spoglie del domenicano Pietro da Verona, persecutore di diverse eresie e soprattutto dei catari. 

5. Il Giardino Attilio Rossi

Ospita la Conca di Viarenna e subisce purtroppo atti di vandalismo dovuti alla movida milanese. 

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6. La Conca di Viarenna

Realizzata nel 1438 per superare il dislivello di 2 metri tra il Laghetto di Sant’Eustorgio e il Naviglio Interno, a quota superiore, che rendeva difficoltosa la navigazione, la conca di Viarenna si trovava all’interno del Naviglio Vallone. Serviva per facilitare il trasporto e portare il più vicino possibile al centro di Milano i blocchi di marmo per costruire il Duomo. È stata realizzata infatti a cura della Veneranda Fabbrica del Duomo, in particolare dagli architetti Lombardo e Seregni.  Ad oggi ne rimane solo una lunga vasca con una lapide che ricorda l’esenzione del dazio concessa da Ludovico il Moro alla Fabbrica del Duomo. È comunque la prima conca di navigazione costruita in Europa. 

Stampa la mappa del parco con l’itinerario, piegala seguendo le linee e inizia il tuo percorso!

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